I Salicilati contenuti negli Alimenti: Considerazioni Spesso Dimenticate.
Molti cibi contengono salicilati i quali possono mimare gli effetti antiaggregante piastrinico del principio attivo dell’Aspirina, ossia l’acido acetilsalicilico. Ma possono generare anche consistenti reazioni allergiche in soggetti sensibili a tale componente. Le quantità di salicilati che possiamo assumere con la dieta dipendono soprattutto da quanto cibo che li contiene assumiamo giornalmente. La maggior parte della frutta ne contiene solo una piccola quantità, nell’ordine di 0,5 – 1 mg/Kg riferito alla massa fresca, mentre frutti essiccati, ma soprattutto le spezie ne contengono quantità più elevate, fino a 30 mg/Kg, con un impatto notevole sulla quantità totale assunta. E’ ovvio che in questo specifico caso le quantità di salicilati assunte possono incrementare notevolmente gli effetti dell’acido acetilsalicilico assunto come antiaggregante piastrinico. Per questo motivo, pazienti che assumono la “baby aspirina” dovrebbero essere avvisati nel limitare l’uso di particolari alimenti ricchi di salicilati, e in particolare spezie secche o fresche. La limitazione nella dieta di certi alimenti va considerata anche per soggetti allergici ai salicilati. E’ stato dimostrato che la quantità di salicilati che possono scatenare reazioni allergiche in soggetti ipersensibili è di 2,6 mg al giorno, quantità contenute in circa 200 g di fragole (1,4 mg di salicilati per 100 g). Per l’acido acetilsalicilico bastano quantità anche inferiori: 0,8 mg al giorno! (Journal of Allergy Clinical Immunology Vol 89 N 1 Part 2 p.347).
Ci si rende conto, che per soggetti non sensibili ai salicilati, è possibile limitare l’uso dell’acido acetilsalicilico adoperando una dieta bilanciata con ingredienti ricchi di acido salicilico e salicilati, limitando la dose della Baby Aspirina, molto più soggetta non solo a dare origine a reazioni allergiche ma anche quelli tipici dell’acido acetilsalicilico.
E poi non dimentichiamoci che è stato dimostrato che l’acido acetilsalicilico ed i salicilati, assunti per 5 anni di fila, sono in grado di ridurre fino al 40% l’insorgenza di cancro al colon.
Ecco allora come sia importante riconsiderare una dieta a base di salicilati per chi necessita di particolari e specifici trattamenti, non idonea tuttavia a soggetti sensibili a tali sostanze.
Di seguito alcuni alimenti che contengono quantità significative di salicilati:
SPEZIE: Origano, Menta, Cannella, Ginger, Paprica, Curcumina, Timo, Peperoncino, Curry in polvere, Aneto, Spezie tipiche cucina Indiana (cucina Asiatica).
FRUTTA: Frutta secca in genere, e quantità più significative in Uva passa, Datteri, Mandorla, Albicocche, Mirtilli, Mirtillo rosso americano, Fragole, Uva, Ciliegie, Agrumi, Kiwi, Liquirizia (radice). Quantità note di rilievo anche in alcuni tipi di Miele, come quello di Castagno e di Agrumi. Quantità consistenti anche negli Arachidi.
VERDURE: Fave, Spinaci, Cetriolo, Pomodoro, Peperoni, Radicchio, Cicoria, Funghi.
BEVANDE: Tè nero, Tè verde, Succo di Pompelmo, Succhi di Agrumi, molti vini rossi.