Antiaggreganti Piastrinici e Componenti Bioattivi Presenti negli Alimenti Funzionali
È ben nota la correlazione tra dieta e salute e come questo equilibrio sia oggi un fattore di estrema importanza soprattutto per le patologie cardiovascolari. Addirittura il cibo e la corretta alimentazioni offrono una grande possibilità per mantenere se non addirittura migliorare la salute. In precedenza abbiamo riportato su questo blog l’importanza dei cosiddetti “Cibi Funzionali” ossia alimenti che contengono componenti in grado di avere effetti benefici sulla salute umana. Ovviamente, quando assunto con la dieta in quantità adeguate ma soprattutto in modo costante, gli alimenti funzionali possono aiutare a diminuire il rischio di patologie a carico del sistema cardiovascolare attraverso diversi meccanismi, come l’abbassamento dei lipidi nel sangue, migliorando la compliance arteriosa, riducendo l’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità, riducendo la formazione di placche, catturando i radicali liberi e inibendo anche l’aggregazione piastrinica.
Proprio quest’ultimo fattore ha generato recentemente un grande interesse verso la ricerca di composti bioattivi naturali (Natural Bioactive Compounds) che possono contribuire alla inibizione piastrinica o alla sua modulazione. È interessante notare che proprio negli ultimi anni una grande quantità di questi composti bioattivi naturali presenti in alimenti funzionali hanno mostrato possedere una buona attività antiaggregante piastrinica. Per questo motivo negli ultimi tempi è cresciuta notevolmente l’ interesse dei consumatori verso i composti bioattivi naturali, come ingredienti funzionali nella dieta, a causa proprio della loro vari effetti benefici sulla salute.
Studi recenti hanno dimostrato l’attività antiaggregante piastrinica di alcuni frutti (uva rossa, fragole, kiwi e ananas) e ortaggi (aglio, cipolla, cipolle verdi, meloni e pomodori). E’ stato clinicamente dimostrato che, il consumo di una dieta contenente il 30% verdure verdi e gialle si traduce in una notevole inibizione nella progressione di processi arteriosclerotici. In questo contesto, l’assunzione di due o tre kiwi al giorno per 28 giorni può ridurre l’aggregazione piastrinica indotta da collagene e ADP. Nel contempo, il preparato grezzo di aglio e alcuni dei suoi derivati sono ampiamente riconosciuti come agenti antipiastrinici che possono contribuire alla prevenzione delle patologie cardiovascolari, grazie alla presenza di allicina e dei tiosulfinati.
Pertanto, questi componenti bioattivi presenti negli alimenti funzionali con attività antiaggregante piastrinica, possono anche esercitare effetti pleiotropici e sinergici quando assunti in concomitanza di farmaci utilizzati per le patologie cardiovascolari. Per questo motivo è bene conoscere ed informare il paziente dei potenziali fattori legati a certi alimenti per evitare effetti imprevedibili. Inoltre, è bene educare il paziente, senza allarmismi, di avvisare il medico o il farmacista circa i cambiamenti di abitudine della propria dieta durante l’arco dei 365 giorni, visto che le stagioni portano cambiamenti della disponibilità di frutta e degli ortaggi. Per maggiori dettagli: Journal of Functional Foods, 6, 73-81, 2014.
Di seguito viene riportata una tabella riassuntiva di composti bioattivi isolati da Piante Officinali e da frutta e verdura con potenziale attività modulante antiaggregante piastrinica.