Il ruolo del Resveratrolo nella terapia con la Ciclosporina
Il resveratrolo è un fenolo non flavonoide che si trova principalmente nella buccia dell’acino d’uva, che per la sua provata azione antiossidante, le viene attribuito una probabile azione antitumorale, antiinfiammatoria e fluidificazione del sangue, che può limitare l’insorgenza di placche trombotiche. Al giorno d’oggi, il resveratrolo è estensivamente usato come un integratore alimentare ed è disponibile sul mercato in diverse formulazioni e preparati, anche a scopi cosmetologici. La ciclosporina è un farmaco con attività immunosoppressiva, e viene utilizzata per modulare la risposta immunitaria dell’organismo, soprattutto in pazienti trapiantati, per bloccare il rigetto di trapianto allogenico. La ciclosporina è un peptide di origine naturale che non ha alcuna attività antibiotica ma risulta essere un potente agente immunosoppressore. Per tale motivo da tempo viene prescritta a pazienti in caso di trapianto per ridurre i fenomeni di rigetto.
La dose giornaliera da assumere viene stabilita in base ai livelli di ciclosporina presenti nel sangue e che vengono dosati periodicamente dai medici specialisti che seguono i pazienti. Questo perché la biodisponibilità di questo farmaco è molto variabile e non sempre ottimale. I livelli di ciclosporina “ottimali” variano in rapporto alle condizioni del paziente ed al tempo trascorso dal trapianto. L’intestino di ogni singolo paziente, inoltre, assorbe la ciclosporina in maniera diversa. Dosi uguali possono dare livelli di ciclosporina nel sangue diversi da paziente a paziente. É quindi inutile paragonare quanta ciclosporina si assume giornalmente con quanta ne assumono altri pazienti, poiché ogni singola dose é “personalizzata”.
Ci si rende conto, allora, quanto sia importante l’alimentazione per non alterare ulteriormente questo delicato fattore.
Ebbene, in un recente studio pubblicato su Food Chemistry (Shih-Ying Yang, Shan-Yuan Tsai, Yu-Chi Hou, Pei-Dawn Lee Chao, Department of Medical Research, China Medical University Hospital, Taichung, Taiwan, ROC) condotto su ratti a quali, in un gruppo è stato somministrato per via orale la Ciclosporina da sola e in un altro gruppo, invece, co-somministrato con resveratrolo, è stato dimostrato che in presenza di quantità significative di resveratrolo, la concentrazione ematica di Ciclosporina è diminuita in modo elevata fino al 65%. Ciò è dovuto al fatto che essendo il resveratrolo un induttore della P-gp e del CYP3A4 provoca una riduzione dell’assorbimento della Ciclosporina per l’azione mirata sulla Glicoproteina-P che espelle il farmaco dagli enterociti, e un incremento del suo metabolismo per azione diretta del CYP3A4.
In conclusione, il resveratrolo assunto come integratore alimentare è seriamente in grado di diminuire l’assorbimento di della Ciclosporina attraverso l’ induzione dei due fattori chiave alla base delle interazioni farmaco-cibo, ossia la P-gp e la CYP3A.
Pertanto, i pazienti trapiantati in trattamento con Ciclosporina dovrebbero essere messi in guardia contro l’uso di preparati contenenti quantità concentrate di principio attivo a base di resveratrolo, per il serio rischio di aumentare fenomeni di rigetto, con compromissione dei risultati sperati e spreco dei costi sostenuti a livello sanitario.