Il Microbiota Cutaneo ed i Probiotici Proteggono la Pelle dai Danni Indotti dai Raggi UV: La Nuova Sfida della Cosmeceutica e della Dermatologia
Recentemente la cosmeceutica e la dermatologia hanno mostrato grande interesse verso l’uso di probiotici per la funzionalità del microbiota cutaneo e hanno focalizzato i loro studi sul microbiota cutaneo e la sua interazione con la pelle e l’ambiente in cui viviamo.
I raggi UV rappresentano sicuramente uno dei fattori ambientali più preoccupanti che colpiscono la pelle quotidianamente, ma soprattutto nel periodo estivo mettendo a dura prova la nostra salute. Gran parte degli studi effettuati fino ad oggi si sono concentrati sugli effetti dei raggi UV sulla pelle, ma pochi hanno indagato gli effetti sul microbiota e sull’importanza del microbiota cutaneo nella protezione cutanea da radiazioni UV. Infatti, gli effetti dei raggi UV sulla pelle possono influenzare indirettamente il microbiota cutaneo e i batteri stessi hanno imparato a sviluppare una resistenza ai raggi UV.
È stato dimostrato che le radiazioni UV influenzano la composizione e l’attività del microbiota cutaneo, ma le sue conseguenze restano al momento ambigue, poiché ci possono essere fattori positivi, come causare una diminuzione dei patogeni opportunisti come lo Staphylococcus aureus, ma anche fattori negativi, a causa di comparsa di infiammazione cronica per sovrastimolazione di fattori pro-infiammatori.
Recentemente è stato studiato l’impatto dei raggi UVA e UVB sul microbiota cutaneo, su un gruppo di volontari, osservando l’alterazione del microbiota cutaneo dopo l’esposizione ai raggi UVA e UVB (Microorganisms 2021, 9, 936. bhttps://doi.org/10.3390/microorganisms9050936).
Sebbene i cambiamenti fossero molto variabili, da questo studio si è osservato che i batteri del genere Cyanobacteria tendono ad aumentare mentre Lactobacillaceae e Pseudomonadaceae tendono a diminuire. L’aumento dei cianobatteri è stato attribuito alla loro elevata resistenza intrinseca ai raggi UV. In effetti, i cianobatteri sviluppano una varietà di meccanismi di difesa compresa la biosintesi di composti che assorbono/schermano i raggi UV, come le micosporine amminoacidi (MAA) ed enzimi, tra cui la superossido dismutasi (SOD), che contrastare lo stress ossidativo. I raggi UV influenzano direttamente anche i batteri cutanei come Cutibacterium acnes riducendo la loro produzione di porfirine. L’UV agisce anche su un altro comune batterio cutaneo, Micrococcus luteus. Questo ceppo ha la straordinaria proprietà di essere in grado di antagonizzare l’effetto deleterio dei raggi UV sul sistema immunitario attraverso l’inversione dell’acido cis-urocanico formato dai raggi UV durante l’esposizione cutanea.
Questa evidenza ha portato l’industria cosmeceutica e dermatologica a prendere in considerazione il microbiota cutaneo nello sviluppo di prodotti utilizzati per la fotoprotezione.
Formulazioni di prodotti cosmetici contenenti probiotici e postbiotici come ingredienti base, rappresentano una nuova strategia per bloccare gli effetti delle radiazioni UV e proteggere o ripristinare l’equilibrio del microbiota cutaneo grazie alla loro azione antiossidante e/o antinfiammatoria.