Il microbiota intestinale umano è responsabile dell’efficacia dei farmaci, determinando la riuscita di una terapia farmacologica. Ugualmente, anche i principi attivi ed gli eccipienti contenuti nelle varie forma farmaceutiche somministrate per via orale, possono avere un impatto sui batteri intestinali operando la nascita di una disbiosi. Tuttavia, le interazioni farmaco-microbiota sono ancora poco studiate in ambito clinico, soprattutto in casi di polifarmacia sempre più presente in una popolazione di anziani e in presenza di comorbilità.
Recenti studi clinici effettuati su farmaci comunemente usati, hanno fornito interessanti risultati che giustificano la necessità di conoscere le conseguenze critiche che nascono in seguito alle interazioni tra farmaco e microbiota e viceversa. Conoscere le potenziali interazioni tra farmaci e la composizione del microbioma intestinale è importante per comprendere il reale meccanismo e lo sviluppo di alcuni effetti collaterali dei farmaci. Tant’è vero che l’uso indiscriminato degli inibitori della pompa protonica (PPI), farmaci che inibiscono la produzione di acido gastrico, è stato associato con un aumento dei batteri tipicamente orali nell’intestino, modificando in tal modo l’equilibro del microbioma intestinale. E’ importante, pertanto, salvaguardare il microbioma intestinale soprattutto in casi di polifarmacia, ovvero di uso di più farmaci per differenti patologie. Ma soprattutto a fare attenzione nell’utilizzare in modo improprio i supplementi della dieta, ovvero integratori e congeneri, che potrebbero far modificare la composizione del microbioma e quindi la nascita di disbiosi con conseguenze negative per i pazienti.
Di seguito si riportano le più comuni interazioni al momento note tra farmaci e microbiota, e viceversa.
INTERAZIONI DI FARMACI CON IL MICROBIOTA INTESTINALE
Antibiotici: gli antibiotici sono noti per alterare il microbioma intestinale uccidendo i batteri nocivi ma anche quelli benefici, il che può portare a disbiosi (disequilibrio del microbioma) e conseguenze negative sulla salute. Una terapia prolungata per più di 5 giorni distrugge in modo irreversibile in nostro microbiota.
Farmaci per la malattia infiammatoria intestinale (IBD): i farmaci utilizzati per trattare l’IBD, come gli anti-infiammatori non steroidei (FANS), possono danneggiare la permeabilità intestinale e alterare il microbioma.
Farmaci e Terapia Antitumorale: la chemioterapia può uccidere batteri benefici nel tratto intestinale e causare disbiosi. I farmaci chemioterapici e radioterapici utilizzati per il trattamento del cancro possono influire sulla composizione del microbioma e compromettere la funzione immunitaria.
Farmaci per il diabete: alcuni farmaci per il diabete, come la metformina, possono influenzare la composizione del microbioma con effetti sensibili sull’obesità e sulla qualità del diabete stesso.
Farmaci Antidepressivi: alcuni antidepressivi, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), possono alterare la composizione del microbioma e influenzare la funzione intestinale.
Farmaci per il cuore: alcune classi di farmaci per il cuore, come i beta-bloccanti, possono alterare la composizione del microbioma e influenzare la funzione intestinale.
Farmaci Antiasmatici: alcuni farmaci per l’asma, come i corticosteroidi, possono influenzare la composizione del microbioma e aumentare il rischio di infezioni.
Farmaci antinfiammatori: alcuni farmaci antinfiammatori, come il paracetamolo e l’ibuprofene, possono influenzare la composizione del microbioma e aumentare il rischio di infezioni.
Farmaci per la riduzione del colesterolo: alcuni farmaci per la riduzione del colesterolo, come le statine, possono influenzare la composizione del microbioma e modificare il rischio di malattie cardiovascolari.
INTERAZIONE DEL MICROBIOTA INTESTINALE CON I FARMACI
Clopidogrel: il clopidogrel è un farmaco antitrombotico comunemente usato per prevenire la formazione di coaguli di sangue. Tuttavia, il clopidogrel deve essere attivato dal fegato e dal microbioma intestinale, il che significa che il microbioma può influenzare l’efficacia del farmaco.
Metotrexato: il metotrexato è un farmaco antitumorale che viene metabolizzato dal fegato e dal microbioma intestinale. Uno studio ha dimostrato che i batteri intestinali possono influenzare la risposta al metotrexato e che la somministrazione di antibiotici può alterare la risposta del paziente al farmaco. I cambiamenti nella composizione del microbioma possono influenzare l’efficacia del metotrexato e la risposta del paziente al farmaco
LevoDopa: la L-dopa è un farmaco utilizzato per trattare i sintomi della malattia di Parkinson. Tuttavia, i batteri intestinali possono metabolizzare la L-dopa prima che raggiunga il cervello, il che può ridurre l’efficacia del farmaco.
Metformina: la metformina è un farmaco comunemente usato per il trattamento del diabete. Uno studio, come già accennato sopra, ha dimostrato che la metformina può influenzare la composizione del microbioma intestinale e che questi cambiamenti possono influenzare l’efficacia del farmaco stesso.
Warfarin: la warfarin è un anticoagulante comunemente usato per prevenire la formazione di coaguli di sangue. Tuttavia, il microbioma può influenzare la risposta del paziente alla warfarin e la somministrazione di antibiotici può alterare la risposta del paziente al farmaco.
Rituximab: il rituximab è un farmaco utilizzato per il trattamento di alcune forme di cancro e malattie autoimmuni. Uno studio ha dimostrato che il microbioma intestinale può influenzare la risposta del paziente al rituximab.
Chemioterapia: la chemioterapia è un trattamento per il cancro che può influenzare la composizione del microbioma intestinale e causare effetti collaterali gastrointestinali. Tuttavia, alcuni studi suggeriscono che l’uso di probiotici può aiutare a prevenire questi effetti collaterali.
Omeprazolo: l’omeprazolo è un farmaco utilizzato per trattare il reflusso gastroesofageo e altre condizioni gastrointestinali. Uno studio ha dimostrato che l’omeprazolo può influenzare la composizione del microbioma intestinale e ridurre la diversità batterica.
Metotrexato: come menzionato in precedenza, il metotrexato è un farmaco antitumorale che può essere metabolizzato dal microbioma intestinale.
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